15 OTTOBRE terra/TERRA e RE-COMMON presidiano CASSA DEPOSITI E PRESTITI

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(clicca per leggere l’articolo dalla fonte  A cura di AMISnet • 15 ottobre 2013)

“Il risparmio dei cittadini deve servire per uscire dalla crisi, non per soccombere”. E’ lo slogan di cittadine e cittadini che il 15 ottobre si sono dati appuntamento di fronte alla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) di Roma. In occasione della giornata globale contro il debito e l‘austerity i rappresentanti di numerose vertenze a difesa dei beni comuni hanno manifestato ribadendo che non è vero che i soldi non ci sono, anzi. Oggi la CDP gestisce oltre 230 miliardi di euro, risparmi di dodici milioni di famiglie italiane che affidano il loro denaro alle Poste. Per oltre 150 anni incaricata di facilitare gli investimenti dei Comuni in opere pubbliche e servizi, negli ultimi dieci anni la Cassa si è trasformata in una società per azioni, in mano per il 30% a fondazioni bancarie.

Presenti in piazza attivisti coinvolti in diverse vertenze, da quella sulla ripublicizzazione dell’acqua a quella sulla terra pubblica. A rappresentare quest’ultima gli agricoltori della rete nazionale Terra Terra, preoccupati delle possibili conseguenze del recente decreto Salva Italia, con cui sono stati consegnati 338 mila ettari di terre pubbliche alla CDP, che ha il compito di stimarle e metterle in vendita. “Per l’ennesima volta si assisterà a una svendita di terre agricole, invece di metterle a disposizione delle comunità locali” spiega Fabrizio, Rete nazionale Terra Terra. La mappatura di queste terre non è di dominio pubblico, ma è noto che molte di queste hanno una potenzialità di produzione agricola importante. “Le terre dovrebbero essere messe a disposizione di tutte quelle realtà che lavorano sul sociale, dagli agricoltori alle categorie più deboli” conclude Fabrizio  ”le piccole attività agricole sono ogni giorno a rischio fallimento, schiacciate dall’agroindustria. Queste terre potrebbero essere un volano per una nuova agricoltura, una possibilità per le persone di costruire percorsi di autonomia. Il nuovo modello di agricoltura è quello che si lega al territorio, un agricoltura che fa da ponte tra la richiesta di cibo a livello locale e una domanda”.

Le diverse realtà presenti al corteo, tra cui Re:Common, Terra Terra (nodo romano di Genuino Clandestino), il Forum per una Nuova Finanza Pubblica e Sociale, il Coordinamento Contadino Umbro, i Cobas e il Coordinamento Romano Acqua Pubblica hanno consegnato un “avviso di sfratto” ai vertici della Cassa Depositi e Prestiti , a partire dal presidente Franco Bassanini, colpevoli di “mancato finanziamento a tassi calmierati degli investimenti degli enti locali”.

Giulia Franchi, Recommon, dal presidio di fronte alla Cassa Depositi e Prestiti
Immagini a cura di ISKRA CORONELLI